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Piante pericolose per i gatti e i cani domestici

By 13 Settembre 2022Blog
Piante pericolose per i gatti e i cani domestici

Se abbiamo un animale da compagnia in casa dobbiamo considerare che esistono piante pericolose per i gatti e cani o che possono provocare problemi di salute a causa della loro tossicità. Fortunatamente non sono molte e la maggior parte delle piante sono innocue; ma alcune contengono delle sostanze che possono risultare tossiche o addirittura velenose se assunte in determinate quantità. Se ne abbiamo una in casa, meglio posizionarla in alto per evitare i contatti con cani e gatti. Il problema, inoltre, non riguarda soltanto gli animali domestici ma anche i bambini più piccoli.

Piante pericolose per i gatti e i cani in appartamento

Specialmente i gatti domestici tendono a mordicchiare l’erba e le foglie delle piante: lo fanno per depurarsi e liberarsi dai peli ingeriti e presenti nello stomaco. È per questa ragione che è bene acquistare l’erba gatta e metterla a disposizione dei mici. In mancanza dell’erba gatta o semplicemente per indole è possibile che mordicchino anche le foglie delle piante d’appartamento.

È bene quindi sapere che piante da appartamento possono risultare velenose o tossiche; in alcuni casi è sufficiente il contatto mentre per altre è necessario ingerirne grandi quantità. Ma se abbiamo animali domestici in casa è meglio evitare di scegliere queste piante o posizionarle in posizioni inaccessibili.

Tra le piante d’appartamento più diffuse sono tossiche la Dieffenbachia, il Ficus, l’Anthurium, la Kalanchoe, la Calla (Zantedeschia), la Schefflera e il Filodendro (Philodendron): possono provocare irritazioni alla gola, gonfiori, coliti e difficoltà a respirare. Il lattice contenuto nella Dieffenbachia è tossico per i cani e velenoso per i gatti. Anche l’Aloe, tanto utile per noi umani, contiene la saponina, un composto tossico per cani e gatti. Anche la Dracaena e la Yucca contengono saponina.

Tra le piante velenose segnaliamo le foglie della Monstera e lo Statifillo (Spathiphyllum): sono velenose sia per contatto sia per ingestione.

Attenzione anche ad alcune piante tipiche del periodo natalizio. Vischio (Viscum album) e Agrifoglio (Ilex aquifolium) hanno foglie e bacche pericolose per gli animali domestici: meglio appendere le decorazioni in alto e non alla portata di cani e gatti. Anche le foglie, gli steli e i fiori della Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) sono tossiche e irritanti se ingerite.

Piante pericolose in giardino

Se diamo la possibilità ai nostri cani e gatti di frequentare in libertà il giardino, dovremo prestare attenzione alla scelta delle piante.

Tra le piante da siepe segnaliamo il Lauroceraso e il Tasso. Foglie e bacche del Lauroceraso (Prunus laurocerasus) contengono un glicoside molto tossico: se ingerito può provocare gravi reazioni specialmente negli animali di piccola taglia. Il Tasso (Taxus baccata) invece è totalmente tossico e può determinare danni permanenti al fegato e difficoltà nella respirazione.

Tra le piante da fiore attenzione a Ortensie, Ciclamini e Azalee. Le foglie e i boccioli delle Ortensie  (Hydrangea)contengono un glicoside tossico per i gatti. Tutto il Ciclamino, in particolare le radici, contiene una sostanza tossiche che può provare irritazioni gastrointestinali e vomito. Anche le Azalee, e tutti i Rododendri, contengono sostanze tossiche che non vanno ingerite.

Nell’Edera comune sono tossiche le foglie, le radici e le bacche. Se mangiati in quantità possono provocare problemi respiratori e disturbi gastrici. Anche i fiori di Mughetto (Convallaria majalis) possono influenzare la circolazione del sangue e il battito cardiaco: può portare alla morte un cane o un gatto.

Altre piante non sono velenose ma possono provocare problemi di salute a cani e gatti a causa della loro tossicità. I fiori del Glicine (Wisteria) causano vomito e coliti, il Giacinto irriga le mucose dei gatti, il Giglio è tossico solo per i mici e anche i fiori di Zafferano contengono una sostanza tossica, la picrocrocina, che dà il sapore amaro alla spezia. In dosi limitate è tossica (5 grammi ogni chilo) se si eccede è velenosa (20 grammi ogni chilo). Quantità comunque difficili da produrre in giardino domestico.

Piante velenose anche per gli uomini

Le piante di cui abbiamo parlato sono pericolose per gli animali domestici ma praticamente innocue per l’uomo. Oltre a queste specie, in presenza di cani e gatti dovremo prestare attenzione anche alle piante pericolose per noi umani. Varietà che andrebbero evitate anche in presenza di bambini piccoli.

Iniziamo con una pianta molto diffusa, come l’Oleandro. Tutte le sue parti sono particolarmente tossiche e può risultare velenoso anche per l’uomo. Un paio di foglie possono determinare una crisi a un animale di 10 kg. Contiene un cardiotossico che agisce sul fegato e sul sistema respiratorio, paralizzandoli.

Le bacche nere della Belladonna (Atropa belladonna) sono velenose e provocano bruciore alla bocca, convulsioni e crisi respiratorie. Sono altrettanto tossici i fagioli rossi e neri prodotti dall’Abro (Abrus precatorius): contengono abrina, una sostanza velenosa che determina un calo della pressione sanguigna e problemi a milza, reni e fegato.

Ci sono poi piante che crescono anche spontaneamente e vanno evitate. Come lo Stramonio (Datura stramonium): tutte le parti della pianta contengono alcaloidi che possono causare palpitazioni e delirio, inoltre sono molto tossici i semi neri contenuti nel suo frutto spinoso. Anche la Cicuta virosa, una pianta acquatica che vicino a fiumi o torrenti, rappresenta un problema: il sapore sa di Carota ma contiene vari alcaloidi velenosi e bastano pochi grammi per uccidere un uomo. Poco presente in Italia, va evitata anche la Panace di Mantegazza (Heracluem mantegazzianum) che produce grandi ombrelli di fiorellini verdi e bianchi che non vanno raccolti poiché al contatto con la pelle provocano gravi infiammazioni. In caso di contatto con gli occhi può portare alla cecità.

Chiudiamo con l’Aconito (Aconitum) il cui nome deriva dal greco antico akoniton che significa appunto pianta velenosa. Dona belle infiorescenze gialle e viola ma è meglio non raccoglierle!

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