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Come coltivare la Stella di Natale in vaso per tutto l’anno

By 3 Dicembre 2021Blog
coltivare la stella di natale

È importante imparare a coltivare la Stella di Natale nel corso delle quattro stagioni, poiché spesso dopo la “fioritura” queste piante vengono buttate.

Abbiamo indicato con le virgolette la parola “fioritura” poiché nel caso della Stella di Natale spesso chiamiamo “fiori” quelle che in realtà sono delle brattee, cioè foglie modificate e colorate per attirare gli insetti impollinatori. Le vere infiorescenze sono le piccole palline verdi al centro delle brattee.

La Stella di Natale, detta anche Poinsettia, è una varietà di Euforbia , la Euphorbia pulcherrima.

È originaria del sud America e quindi cresce bene nei climi miti, dove può essere coltivata anche in giardino all’aperto e diventa un piccolo arbusto.

In Italia viene tradizionalmente coltivata in vaso durante il periodo natalizio, poiché i suoi colori, il verde e rosso, sono tipici delle festività invernali.

Come coltivare la Stella di Natale in vaso

L’Euphorbia pulcherrima non ama il freddo sotto i 15°C ma non ama neanche il caldo sopra i 25°C.

Scegliamo quindi un posto arieggiato e lontano da fonti di calore (camini, stufe) e spifferi freddi (per esempio finestre che si aprono spesso in inverno).

Cresce bene anche in mezz’ombra ma in una posizione luminosa cresce più vigorosamente.

Devo rinvasare la Stella di Natale dopo l’acquisto?

Anche no. Sarebbe meglio lasciare la pianta nel vaso di coltivazione e lasciarla acclimatare prima di sottoporla allo stress del travaso. Se vogliamo nascondere il vaso di coltivazione possiamo usare un portavaso o un cachepot.

Come concimare la Stella di Natale

Nella coltivazione in vaso la concimazione è fondamentale poiché le sostanze nutritive contenute nel terriccio sono destinate a esaurirsi.

Possiamo utilizzare un concime granulare a lenta cessione, che si scioglie lentamente nel terreno e garantisce i necessari nutrimenti per 3-4 mesi. Sarà sufficiente stenderlo sul terreno all’inizio di ogni stagione.

In alternativa possiamo ricorrere a un fertilizzante liquido per piante da fiore, che ha un pronto effetto poiché gli elementi in formato fluido sono subito a disposizione delle radici della pianta. I concimi liquidi vanno diluiti nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni nel periodo di sviluppo vegetativo della pianta.

Come irrigare la Stella di Natale

Non esageriamo con l’irrigazione e soprattutto non lasciamo acqua stagnante nel sottovaso: la Stella di Natale teme i marciumi radicali ed è soggetta a malattie fungine.

Irrighiamo solo quando il terriccio risulta asciutto al tatto. Come spesso diciamo, le piante ci parlano ed è importante saper cogliere i loro segnali: le foglie di una Poinsettia sana tendono verso l’alto, quando iniziano a pendere significa che hanno bisogno di acqua. Bagniamo abbondantemente il terriccio e lasciamo scolare l’acqua in eccesso perfettamente prima di riporre la pianta nel portavaso.

È importante anche una periodica vaporizzazione delle foglie con acqua a temperatura ambiente. Non ama gli ambienti troppo secchi e un indice di malessere è la tendenza delle foglie a seccarsi. Irroriamo le foglie stando attenti a non bagnare le brattee colorate poiché potrebbero rovinarsi.

Le vaporizzazioni sono importanti in inverno, quando è in funzione il riscaldamento, e nelle giornate estive più calde. In agosto però sarà più semplice, poiché non ci sono ancora le brattee.

Come coltivare la Stella di Natale dopo le feste

Verso la fine di gennaio le brattee cessano la loro funzione e il ciclo naturale prevede che appassiscano e si secchino. A questo punto possiamo procedere alla potatura della pianta, accorciando tutti gli steli di un terzo e rimuovendo le parti secche. Niente paura, la pianta presto inizierà a produrre nuove foglioline. Il lattice contenuto nella pianta è irritante per la pelle e le mucose: usiamo dei guanti durante la potatura e prestiamo attenzione.

Con l’arrivo della primavera possiamo pensare al rinvaso, se non l’abbiamo già fatto precedentemente. Scegliamo un contenitore leggermente più ampio rispetto al vaso di coltivazione. Se il vaso è rotondo scegliamo un contenitore con un diametro superiore di circa 5 cm. Meglio usare un terriccio per acidofile: la Stella di Natale gradisce un terriccio con un pH leggermente acido. Prima del rinvaso stendiamo sul fondo del contenitore uno strato di materiale inerte, come ghiaia o argilla espansa per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso, che può provocare marciumi radicali. Posizioniamo la pianta al centro e riempiamo con il terriccio. Pressiamo delicatamente e irrighiamo generosamente.

Irrighiamo periodicamente la pianta e forniamo i concimi granulari o liquidi con costanza. In primavera inizieranno a spuntare le prime foglioline verdi, che potranno essere forzate con un fertilizzante liquido per piante verdi.

Con l’arrivo dell’estate e quando le temperature minime sono superiori ai 15°C possiamo spostare il vaso con la Stella di Natale all’esterno. Avendo cura di scegliere un posto ombreggiato e non esposto direttamente ai raggi solari. Vaporizziamo le foglie con acqua nelle giornate più calde.

In autunno, quando le temperature iniziano a scendere, spostiamo la pianta in casa.

Come far rifiorire la Stella di Natale

Non è facile far rifiorire la Stella di Natale in appartamento poiché richiede condizioni facilmente ricreabili soltanto in serra. Per ottenere la rinascita delle brattee la pianta richiede infatti almeno 30 giorni consecutivi con 14 ore di buio e 10 ore di luce intensa. Con un po’ di impegno possiamo riuscirci anche in casa, ma è un compito per appassionati davvero abili!

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