Viene definita Arte Topiaria la capacità dei giardinieri potatori più esperti nel modellare l’aspetto delle piante per dare vita a nuove forme innaturali. Come per esempio le siepi perfettamente squadrate ma anche statue vere e proprie con l’aspetto di animali o forme geometriche perfette.
Se pensate che l’Arte Topiaria, dal latino Ars Topiaria, sia figlia degli strumenti tecnologici moderni vi sbagliate di grosso! Nel I secolo d.C. Plinio il Giovane descriveva con orgoglio il suo giardino toscano arricchito da Bossi tagliati a forma di cavalli e obelischi. Dai tempi degli antichi Romani l’Arte Topiaria ha conquistato tutti in modo orizzontale. Dai re e nobili che erano soliti scolpire il simbolo o il nome della casata con grandi siepi di Lauroceraso intagliate fino ai monasteri dove le siepi di aromatiche dividevano geometricamente i chiostri.
Ma la creatività e la voglia di stupire non hanno limiti e le siepi intagliate geometricamente sono state usate anche per la costruzione di complessi labirinti che hanno ispirato molti scrittori, dal Nome della Rosa a Shining. Oggi troviamo esempi interessanti nei Jardins de Villandry dello Chateau Villandry in Francia, nel Giardino Giusti di Verona o nei Jardins d’Étretat con le sue sculture verdi con forme moderne e davvero anticonvenzionali.
Dopo i labirinti i giardinieri hanno usato l’Arte Topiaria anche realizzare vere e proprie scenografie teatrali botaniche in cui venivano organizzate recite serali all’aperto. Sono noti come “teatri di verzura” e sono apparsi nel 1700. Ancora oggi possiamo visitarli. Tra i più affascinanti segnaliamo quelli di Villa Bernardini a Lucca, della Villa Reale di Marlia a Capannori (LU) e il Giardino di Pojega della Villa Rizzardi a Negrar (VR).
Arte Topiaria: per appassionati più che abili
Realizzare una siepe geometrica non è difficile ed è una missione che può affrontare anche un hobbista. Diverso è il discorso delle “statue vegetali” che richiedono molta maestria per le potature che, ovviamente, saranno molto frequenti per mantenere le dimensioni perfette.
In alcuni casi si utilizzano anche supporti composti da sottili fili di metallo, ai quali vengono legati i rami della pianta in modo da educarla alla forma scelta. In seguito il supporto verrà rimosso.
La potatura delle statue inoltre richiede una maggiore precisione. Un taglio eccessivo in un punto potrebbe pregiudicare la forma perfetta e la pianta richiederà mesi di tempo per rinfoltirsi nuovamente.
Per la potatura di siepi geometriche dovremo aiutarci con un filo di piombo perché il taglio dovrà essere molto preciso. Iniziamo dal centro verso l’esterno e dal basso verso l’alto. Tagliamo tutti i lati della siepe in modo da rispettarne la crescita simmetrica.
Quali piante per l’Arte Topiaria?
Di solito vengono preferite le piante sempreverdi e possiamo scegliere tra tante varietà, con foglia sia larga sia stretta. Le prime sono adatte per i labirinti o scenografie verdi, mentre le piante con foglie stretta sono necessarie per le statue e le forme geometriche perfette.
Tra le piante a foglia piccola il “re” dell’Arte Topiaria è il Bosso (Buxus sempervirens). Anche il Tasso (Taxus baccata) viene molto utilizzato per la versatilità del suo fogliame. Ma possiamo usare anche il Cipresso di Leyland (Cupressus leylandii), il Rosmarino, l’Ilex (Ilex crenata Kinme), il Ligustro (Ligustrum delavayanum), il Ginepro. E anche piante rampicanti, come l’Edera, specialmente per le sculture.
Tra le piante a foglia larga possiamo scegliere tra l’Alloro (Laurus nobilis) e il Lauroceraso.