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Come curare la Medinilla Amarena dolce rossa

By 20 Ottobre 2023Blog
curare la Medinilla

Curare la Medinilla Amarena dolce rossa non è difficile e ci ricambierà con una fioritura davvero fuori dal comune. Una pianta davvero appariscente e scultorea, capace di catturare l’attenzione dei vostri ospiti e “dare un tono” a qualsiasi ambiente.

È una varietà della nota Medinilla magnifica ed e quindi è caratterizzata da grandi foglie decorative di colore verde brillante con nervature evidenti ma i grappoli di fiori sono di colore rosso scarlatto anziché il classico rosa. La fioritura dura dalla primavera fino alla fine dell’estate e i grandi grappoli di fiori persistono per molte settimane sulla pianta.

Si tratta di una pianta della famiglia delle Melastomatacee ed è originaria delle foreste tropicali: quindi non ama il freddo e cresce benissimo nell’habitat delle nostre abitazioni.

Curare la Medinilla Amarena dolce rossa: temperatura e luce

Teme il freddo sotto i 16°C: quindi va coltivata in casa per tutto l’anno. Scegliamo una posizione luminosa ma non esposta direttamente ai raggi solari.

Teniamola lontana anche da caloriferi, camini, stufe e finestre che si aprono troppo spesso in inverno. Le correnti fredde possono stressare la pianta.

Come irrigare la Medinilla

Il terriccio deve sempre risultare umido, in particolare durante il periodo della fioritura. Ma non dobbiamo esagerare. Bagniamo solo quando il terriccio superficiale risulta asciutto al tatto. Infiliamo un dito nel terreno: se esce con i pallini di terra, rimandiamo. Se invece è secco, bagniamo.

Al termine dell’irrigazione togliamo l’acqua in eccesso nel sottovaso.

Come curare la Medinilla in vaso

Le grandi infiorescenze appesantiscono il ramo e potrebbero piegare lo stelo: in primavera utilizziamo dei tutori per sostenere la crescita della pianta.

Il rinvaso si affronta ogni tre anni e si effettua quando è terminato il periodo di fioritura, quindi in autunno inoltrato.

Usiamo un terriccio per piante da fiore, avendo cura di stendere sul fondo del contenitore uno strato di argilla espansa o ghiaia, per evitare che le radici entrino in contatto con l’acqua in eccesso nel sottovaso. È una pianta che teme i ristagni idrici che possono portare a marciumi radicali.

Durante il periodo vegetativo, da marzo a settembre, diluiamo una dose di concime liquido per piante da fiore nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni. In inverno diminuiamo a 1 volta al mese.

Gli steli con i fiori appassiti possono essere tagliati al termine della fioritura. In questa occasione potiamo anche le eventuali foglie secche o danneggiate.

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