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Travasare i Cactus: come, quando e perché cambiare vaso alla Cactacee

By 8 Settembre 2023Blog
Travasare i Cactus

Travasare i Cactus periodicamente fa parte delle buone pratiche di coltivazione di queste piante. Il fatto che le Cactacee siano indistruttibili e capaci di sopportare caldo e aridità, non deve farci pensare che non abbiano esigenze. È vero il contrario: sono piante delicate, con uno sviluppo vegetativo sofisticato e occorre prestare attenzione alle radici specialmente all’atto del trapianto.

Perché travasare i Cactus?

Il travaso serve anzitutto per fornire una “casa” adeguata alla crescita della pianta. Specialmente gli esemplari più giovani tendono a crescere velocemente ed è bene assecondare questo sviluppo con un contenitore adeguato.

Il terriccio, inoltre, tende a deteriorarsi e va periodicamente sostituito. Anche se lo concimiamo con regolarità, il terriccio perde le sue caratteristiche fisiche nel corso degli anni: la porosità, la capacità di trattenere ossigeno e acqua, ecc.

Quando travasare i Cactus?

I Cactus più giovani, cioè quelli con meno 3 anni, tendono a crescere più velocemente e vanno travasati mediamente ogni 1/2 anni, in un contenitore leggermente più grande del precedente. Interveniamo in particolare quando diventano troppo grandi rispetto al vaso.

Per i Cactus con più di 3 di età, generalmente si travasa ogni 3/5 anni per le piante crescono più lentamente.

Gli esemplari di grandi dimensioni, ospitati in vasi molto capiente, vanno travasati ogni 5/7 anni con l’obiettivo di sostituire il terriccio.

In che periodo si travasano?

Il periodo migliore per travasare le Cactacee è l’inizio della primavera, verso marzo/aprile, a seconda della fascia climatica, prima dell’inizio della fase vegetativa.

Ci possono essere però delle eccezioni. Spesso i Cactus, specialmente quelli di piccole dimensioni, vengono venduti in vasi di coltivazione molti piccoli: dopo averli acquistati è bene procedere rapidamente al loro trapianto in un vaso in cui possano crescere liberamente. Se le radici escono dai fori sul fondo del vaso, dobbiamo procedere subito al rinvaso.

Anche in presenza di un eccesso idrico e spore fungine è bene affrontare subito il rinvaso, a prescindere dal periodo.

Come travasare i Cactus

Dotiamoci di robusti guanti per giardinaggio anti-spine e rimuoviamolo con cautela il Cactus dal vecchio vaso. Non forziamo e agiamo delicatamente: premiamo i bordi del vaso per aiutarci (se è di plastica) ed eventualmente bagniamo il terriccio se troviamo resistenza.

Una volta estratto il Cactus, togliamo delicatamente il vecchio terriccio facendo attenzione a non danneggiare le radici. Possiamo aiutarci con un legnetto o un pennello. Alcuni Cactus hanno delle radici fascicolate, che tendono cioè ad avvolgere il pane di terra: in questo caso evitiamo di danneggiarle e lasciamo pure il terriccio. In entrambi i casi, approfittiamo dell’occasione per controllare il loro stato di salute. In presenza di radici marcite, andrebbero recise con una forbice per giardinaggio affilata e disinfettata. Prima di procedere al trapianto, lasciamo la pianta per una settimana con le radici esposte all’aria: in questo modo i tagli o le micro-ferite avranno il tempo di cicatrizzare ed eviteremo di metterle subito a contatto con l’umidità del terriccio. I marciumi radicali sono la prima causa di insuccesso nella coltivazione dei Cactus.

Scegliamo un vaso leggermente più grande e dotato di fori di drenaggio sul fondo. Stendiamo uno strato di materiale inerte, come ghiaia o argilla espansa: serve per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso.

Utilizziamo sempre un terriccio specifico per piante grasse: contiene una particolare miscela di materie prime, che lo rendono molto drenante e quindi particolarmente adatto per i Cactus, che non tollerano i ristagni di umidità. Posizioniamo il Cactus in modo che il colletto sia allo stesso livello precedente. Premiamo delicatamente il terriccio, ma senza esagerare per non danneggiare le radici.

Cure post travaso

Aspettiamo una settimana prima di irrigare. Il travaso è comunque uno stress per la pianta e può provocare micro-lesioni alle radici: evitiamo che entrino subito in contatto con l’acqua e diamogli il tempo di rimarginarsi.

Per la stessa ragione evitiamo di concimare ed esporre il vaso alla luce solare diretta per almeno una settimana. Diamo il tempo alla pianta di riprendersi dallo stress del travaso e controlliamo ogni giorno eventuali segnali di stress, con la perdita di turgore o deformazioni.

Dopo un periodo di adattamento alle nuove condizioni potremo riprendere la routine delle irrigazioni e concimazioni.

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