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Come scegliere e coltivare le piante acquatiche

By 12 Luglio 2022Blog
coltivare le piante acquatiche

Coltivare le piante acquatiche non è particolarmente difficile a patto di avere a disposizione lo spazio necessario. Se abbiamo un grande giardino possiamo anche realizzare un piccolo laghetto o uno stagno artificiale, dove poter coltivare in grande libertà molte specie acquatiche.

Ma possiamo coltivare le piante acquatiche anche sul terrazzo: sarà sufficiente un contenitore con un diametro e una profondità di almeno 60 cm. Ovviamente dovrà essere a tenuta stagna e abbastanza robusto poiché dovrà trattenere una grande massa d’acqua.

Coltivare le piante acquatiche, paludose e ossigenanti

All’atto della scelta di una specie acquatica dobbiamo prestare attenzione ai termini e alla grande varietà di piante. Esistono infatti specie paludose, ossigenanti e acquatiche.

Le piante paludose si coltivano ai bordi dei laghetti e vivono in poca acqua: 10/30 cm. Possiamo trovare anche specie da fiore. Come l’Anemopsis californica che a giugno e luglio produce piccoli fiori bianchi profumati. Un’altra pianta da fiore paludosa interessante è il Giunco fiorito (Butomus umbellatus) che in estate produce grandi infiorescenze a forma di grappolo, composte da tanti fiori bianchi e rosa molto profumati. È molto appariscente anche la fioritura della Caltha palustris che da aprile a giugno produce tanti fiori di un bel giallo brillante. Possiamo inoltre scegliere tra molte varietà palustri di piante famose come i Non ti scordar di me (Myosotis palustris), le Calle (Calla palustris), gli Ibiscus (Hibiscus moscheutos) e tante varietà di Iris disponibili in tanti colori (blu, rosa, bianchi, ecc.).

Le piante ossigenanti richiedono una profondità maggiore: dai 30 ai 50 cm di acqua. Sono meno appariscenti e hanno fioriture meno generose. Ma sono molto utili, specialmente nei laghetti, poiché contrastano la crescita di alghe indesiderate. Inoltre mantengono l’acqua pulita e ossigenata e sono quindi molto utili alla sopravvivenza degli altri animali del laghetto. Fra le piante da fiore ossigenanti ricordiamo il Morso di rana (Hydrocharis morsus-ranae) che in luglio e agosto produce tanti piccoli fiorellini bianchi e gialli a forma di coppa. Ma ci sono varietà che riescono a essere molto appariscenti anche se non fioriscono. È il caso della Lattuga d’acqua (Pistia stratiotes) che sviluppa tante rosette di foglie galleggianti simili alla famosa insalata. Un’altra pianta ossigenante molto bizzarra è l’Erba di pesce (Salvinia natans) caratterizzata da foglie verdi con disegni molto particolari.

Le vere piante acquatiche sono quelle che vivono galleggiando sull’acqua e necessitano di fondali superiori ai 60 cm. Qui la scelta diventa davvero interessante poiché possiamo approcciare la coltivazione di fiori davvero bellissimi come le Ninfee e i Fiori di Loto.

I Fiori di Loto (Nelumbo) sono disponibili in molte varietà (Nelumbo Lutea, Nelumbo nucifera, ecc.) e possiamo scegliere tra fioriture di tanti colori: dal bianco al rosa, dal giallo all’arancione. C’è anche una cultivar con la forma di una Peonia.

Le Ninfee (Nymphaea) sono le piante acquatiche più conosciute, anche dai meno esperti. Anche in questo caso, accanto alla classica Ninfea con petali bianchi candidi e centro giallo possiamo scegliere fra tanti ibridi. Con una gamma di colori che arriva al rosa, al rosso, al viola, al giallo e all’arancione, anche combinati fra loro. Una pianta acquatica poco conosciuta che merita altrettanta attenzione è il Biancospino d’acqua (Aponogeton distachyos). Sui suoi steli fioriscono da giugno a novembre tanti fiori bianchi caratterizzati da un profumo intenso e persistente.

Come coltivare le piante acquatiche

Ogni specie ha diverse esigenze che devono essere rispettate. Oltre alla profondità dello specchio d’acqua, possono differire molto anche le tecniche di coltivazione. Alcune piante si coltivano all’interno di piccoli vasi bucherellati, da posizionare a diverse profondità. Altre invece crescono liberamente nell’acqua.

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