was successfully added to your cart.

Carrello

Come eliminare la Processionaria del Pino

By 14 Febbraio 2022Blog, Farmacia delle piante
eliminare la Processionaria del Pino

Eliminare la Processionaria del Pino tempestivamente e alle prime avvisaglie è il modo migliore per affrontare questo insetto fitofago. In caso contrario ogni anno tornerà a riprodursi fino a creare colonie con migliaia di esemplari. I cambiamenti climatici, fra l’altro, ne stanno aumentando la presenza.

Precisiamo subito che il nome Processionaria è il termine comunemente utilizzato per indicare diverse specie di farfalle della famiglia delle Thaumetopoeidae, di cui due in particolare si accaniscono sulle piante del giardino: la Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa) e quella della Quercia (Thaumetopoea processionea). Il nome comune Processionaria deriva dal particolare modo di spostarsi delle larve in lunghe file allineate, simile a una processione.

La Processionaria del Pino di solito predilige il Pino nero (Pinus nigra), il Pino di Monterey (Pinus radiata) e il Pino marittimo (Pinus pinaster) ed è presente sia in zone boschive sia nelle città. Una invasione può arrecare gravi danni alla pianta ospite: le larve hanno un apparato boccale “masticatore” e quindi rosicchiano le parti verdi, defogliando rapidamente interi rami. La pianta indebolita risulta indifesa dall’attacco di altri parassiti che spesso portano alla perdita definitiva dell’albero.

Eliminare la Processionaria del Pino: caratteristiche e calendario

La Processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa) è una farfalla notturna e sviluppa una generazione all’anno.

È un insetto particolarmente sfortunato: non può alimentarsi e la sua vita si esaurisce in pochi giorni. Gli insetti adulti terminano il processo di trasformazione in estate e nelle poche ore di vita si dedicano principalmente alla riproduzione. Le femmine possono deporre fino a 300 uova. Questa fase dura un mese circa, di solito verso agosto, ma può prolungarsi di altri 2/3 mesi se l’autunno è particolarmente caldo.

La farfalla adulta è lunga 5 cm e ha ali anteriori grigiastre con nervature e ali posteriori bianche.

Le larve escono dalle uova dopo circa un mese dalla deposizione e rosicchiano le foglie per alimentarsi. Anche le larve hanno abitudini notturne e gregarie. Per proteggersi dal freddo le colonie di larve, spesso costituite dalla prole di più femmine, formano nidi sericei, con una funzione protettiva e coibentante. Con l’aumento delle temperature alla fine dell’inverno, da febbraio ad aprile a seconda della zona climatica, le larve aumentano la loro attività di defogliazione in modo sensibile. È in questo periodo che raggiungono il massimo sviluppo, utile per affrontare la trasformazione in farfalle.

Le larve mature sono lunghe fino a 4 cm e hanno un capo nero e il corpo grigio coperto di peli urticanti rossicci e bianchi. Però nei primi due stadi di sviluppo le larve sono giallo-verdi e senza peluria.

Quando le larve sono mature, lasciano la pianta ospite, formando lunghe file allineate e si nascondono nel terreno. In estate completeranno la trasformazione e si trasformeranno in farfalle.

Perché sono un problema: per le piante, per l’uomo e gli animali domestici

L’impatto delle Processionarie sui Pini è devastante, poiché in primavera sono particolarmente voraci e in poche settimane possono compromettere l’estetica di un albero.

I peli urticanti, ricchi di acido formico, sono un problema anche per l’uomo poiché possono sviluppare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Per questa ragione è bene non stendere la biancheria in prossimità di piante infestate e lavare abbondantemente frutta e ortaggi provenienti da campi in zone infestate dalla Processionaria, proteggendo le mani con un paio di guanti.

Mai toccare a mani nude le larve adulte, neanche se sono morte. In caso di contatto, lavare con acqua corrente e sapone, evitando di grattare. In caso di contatto con gli occhi o di ingestione vi suggeriamo di contattare un medico o un veterinario: il problema può infatti coinvolgere anche gli animali domestici.

Ricordiamo che la pericolosità della Processionaria del Pino è riconosciuta istituzionalmente e c’è un obbligo di lotta (DM 30 ottobre 2007).

Come eliminare la Processionaria del Pino: tecniche di lotta

La lotta per eliminare la Processionaria del Pino comprende diversi interventi, affiancando la cattura all’uso di insetticidi, di natura chimica o biologica. La programmazione degli interventi e la disinfestazione devono essere affidate a dei professionisti: sia perché spesso dobbiamo lavorare in altezza, sia per la pericolosità delle larve adulte.

Gli interventi di cattura prevedono l’asportazione e bruciatura dei nidi, che sono ricchi di peli urticanti e possono essere trasportati dal vento. Si procede anche alla cattura delle larve migranti, quando si spostano dal tronco per interrarsi prima di trasformarsi in farfalle. In questo caso si usano delle barriere meccaniche attorno al tronco delle piante infestate, in modo da indirizzare le larve verso una trappola (da aprile fino a metà giugno). I tecnici specializzati catturano anche le farfalle adulte, prima della ovideposizione. Si utilizzano trappole con feromoni attrattivi che accolgono l’insetto e ne impediscono la fuoriuscita.

Il momento in cui le larve sono maggiormente indifese è durante i primi mesi di vita, quando non hanno ancora sviluppato i peli urticanti. All’inizio dell’autunno, tra agosto e settembre, si effettuano dei trattamenti con agrofarmaci chimici o biologici (Bacillus Thuringiensis Kurstaki). Le larve che cadranno a terra non sono un problema poiché non hanno peli urticanti.

I trattamenti larvicidi si possono effettuare anche in inverno e all’inizio della primavera. Ma in questo caso dovremo delimitare la zona sotto la pianta poiché le larve potrebbero già essere urticanti.

Leave a Reply