was successfully added to your cart.

Carrello

Come coltivare il Tronchetto della felicità: la Dracena fragrans o deremensis

By 2 Settembre 2022Blog
coltivare il Tronchetto della felicità

Coltivare il Tronchetto della felicità è davvero semplice e alla portata di tutti! Dietro il nome benaugurale si cela in realtà una Dracena (Dracaena): una delle piante d’appartamento più diffuse nelle case italiane, apprezzata sia per la facilità di coltivazione sia per la bellezza della sua chioma molto decorativa.

Dietro il termine “Dracena” si cela in realtà un genere di piante che comprende varietò anche molto diverse fra loro. Come la “classica” Dracaena marginata con fogliame striato di giallo, rosso e verde oppure la Dracaena surculosa con le sue foglie verdi con pois più chiari, oppure la Dracaena fragrans nota anche come Dracaena deremensins o più semplicemente come Tronchetto della felicità.

La Dracena fragrans si distingue dalle altre varietà per la presenza di un tronco grande e robusto. Le foglie sono verdi con striature e le piante mature possono produrre un’infiorescenza a forma di spiga di colore crema o rosa. Però le piante coltivate in appartamento difficilmente fioriscono.

È bene inoltre sapere che tutte le Dracaene hanno la proprietà di assorbire gli inquinanti indoor con gli stomi delle foglie e intrappolarli nel fusto. In particolare sono particolarmente efficaci contro benzene, formaldeide, tricloroetilene, xylene e toluene. Quindi avere tante Dracaene in casa ci aiuterà a vivere meglio! Per maggiori informazioni su questo argomento, leggi questo articolo!

Dove coltivare il Tronchetto della felicità

È una pianta africana e richiede temperature di coltivazione abbastanza elevate e comprese tra i 18°C e i 22°C: sotto i 10°C va in sofferenza. Quindi i nostri appartamenti sono il luogo ideale per la loro coltivazione!

Scegliamo un posto luminoso ma non esposto direttamente ai raggi solari: un solo molto caldo e una finestra esposta a sud possono provocare ustioni sulle foglie delicate. Evitiamo anche le correnti d’aria o le finestre che si aprono spesso in inverno: la Dracena fragrans non ama gli spifferi di aria gelida.

Come rinvasare il Tronchetto della felicità

Dopo l’acquisto possiamo rinvasare la pianta nel contenitore destinato a ospitarla. In seguito la travaseremo ogni due anni in autunno o all’inizio della primavera.

Scegliamo un vaso abbastanza capiente per ospitare la pianta e il pane di terra e anzitutto stendiamo sul fondo uno strato di 5 cm di materiale inerte, come ghiaia o argilla espansa. In questo modo manterremo le radici distanti dai ristagni d’acqua eventualmente presenti nel sottovaso. Quindi posizioniamo la pianta al centro del vaso e riempiamolo con un terriccio specifico per piante verdi. Al termine pressiamo delicatamente il substrato per far uscire eventuali bolle d’aria e irrighiamo generosamente.

Come concimare il Tronchetto della felicità

Il terriccio usato per il rinvaso contiene le sostanze nutritive per le prime settimane, in seguito dovremo prevedere un programma di concimazione. Per le piante in casa la soluzione migliore è un fertilizzante liquido per piante verdi, da diluire nell’acqua dell’irrigazione. Sarà sufficiente 1 volta ogni 15 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese nei mesi freddi.

Se abbiamo poco tempo da dedicare alla cura delle piante, possiamo ricorrere a un fertilizzante a lenta cessione. Sciogliendosi lentamente, rilasciano le sostanze nutritive nel terreno per molto mesi.

Come irrigare il Tronchetto della felicità

Cerchiamo di mantenere sempre umido il substrato di coltivazione ed evitiamo i ristagni nel sottovaso. Se possibile svuotiamo sempre i sottovasi dopo l’irrigazione.

È molto importante anche la nebulizzazione periodica delle foglie. In particolare durante i mesi estivi più afosi e quando in casa sono in funzione gli impianti di riscaldamento e condizionamento.

Come coltivare il Tronchetto della felicità

Il Tronchetto della felicità non richiede particolari cure, se non un controllo visivo periodico alla ricerca di eventuali tracce di parassiti o malattie fungine.

Non va potato. In autunno possiamo tagliare le foglie secche o danneggiate. Usiamo sempre cesoie ben affilate e disinfettate per evitare l’ingresso di batteri nella ferita.

Leave a Reply