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Come coltivare la Nandina in vaso: un tocco esotico sul terrazzo milanese!

By 19 Settembre 2023Blog
coltivare la Nandina

Possiamo coltivare la Nandina in vaso per donare un tocco esotico al nostro terrazzo con una pianta caratterizzata da una tavolozza di colori in continuo cambiamente ogni stagione.

La Nandina domestica è una pianta sempreverde della famiglia delle Berberidacee originaria dell’Asia, che offre una combinazione di bellezza e resistenza che la rende ideale per la coltivazione in vaso in giardini o balconi urbani.

La pianta ha un portamento eretto, che ricorda il bambù ed è apprezzata per la capacità di cambiare colore nel corso delle stagioni. Le foglie sono verdi in estate e diventano gialle, arancioni e rosso man mano che arriva l’inverno. In primavera produce tanti piccoli fiori bianchi riuniti in grappoli, che in inverno si trasformeranno in tante bacche rosse.

Dove coltivare la Nandina

Tollera il gelo fino a -10°C ed è quindi una pianta adatta per un terrazzo milanese. Se le temperature dovessero scendere, proteggiamo il fogliame con un telo traspirante di tessuto-non-tessuto e le radici con uno strato di materiale pacciamante ai piedi della pianta.

La Nandina non è un amante del sole diretto. Cresce bene anche all’ombra, ma l’ideale è una posizione semi-ombreggiata in modo possa ricevere molta luce indiretta durante la giornata.

Se in estate le foglie diventano gialle è colpa di un’esposizione troppo assolata: spostiamola all’ombra!

Come coltivare la Nandina in vaso

Dopo l’acquisto possiamo trapiantare la Nandina nel vaso destinato ad accoglierla. Scegliamo un vaso con i fori di drenaggio sul fondo e con una dimensione di almeno 30 cm.

Gli esemplari adulti possono raggiungere 1 metro d’altezza ma sono piante che crescono lentamente. Non sono necessari travasi frequenti. Facciamolo quando la pianta lo richiede ed escono le radici dal vaso oppure quando il terriccio è esausto. Il travaso si può effettuare alla fine dell’inverno o durante l’autunno.

Non richiede grandi concimazioni. Possiamo usare un fertilizzante liquido da diluire nell’acqua per l’irrigazione da aprile a settembre, oppure un concime a lenta cessione da inserire nel terreno all’inizio della primavera e dell’autunno.

Come irrigare la Nandina

Non esageriamo perché la Nandina non tollera i ristagni idrici che possono provocare marciumi radicali.

Irrighiamo con regolarità con l’obiettivo di mantenere sempre umido il terriccio, ma non lasciamo l’acqua nel sottovaso per troppe ore. Gli eccessi idrici fanno diventare gialle le foglie.

In estate spostiamo il vaso in ombra e intensifichiamo l’irrigazione per evitare che si secchino le foglie.

Come potare la Nandina

È una pianta a crescita lenta e non va potata. Limitiamoci a tagliare i rami secchi, danneggiati o malati in autunno.

Stai cercando una pianta per colorare un terrazzo in autunno? Leggi questo articolo!

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