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Clorosi ferrica delle piante e ingiallimento fogliare: come risolvere il problema

Clorosi ferrica delle piante

La Clorosi ferrica delle piante è un tipico problema delle acidofile. La Clorosi è una fisiopatia: si tratta quindi una alterazione della pianta non causata da un parassita o una infezione fungina. Nel caso della Clorosi è causata dalla mancanza di Ferro.

Il problema potrebbe essere duplice. Potrebbe trattarsi di bassa disponibilità di Ferro nel terreno, per esempio per una mancata concimazione. Oppure il Ferro potrebbe essere disponibile ma non in modo assimilabile per le radici. Quest’ultimo è il tipico problema delle pianta acidofile, che in un terreno troppo calcareo non riescono ad assimilare il Ferro.

Clorosi ferrica delle piante: come si manifesta

La Clorosi ferrica si manifesta sulle foglie che tendono a sbiadire e perdere il loro color verde intenso. In particolare si presenta nelle aree internervali ed è indice di una minore attività fotosintetica. Perciò la pianta va in sofferenza.

Quali piante possono essere colpite da Clorosi ferrica

La carenza di ferro nel terreno del giardino può riguardare un po’ tutte le piante. Quelle che manifestano più rapidamente questo problema sono le Rose, le piante da siepe (come il Lauroceraso) e le piante da frutto.

Il problema potrebbe essere causato da un terreno molto argilloso, poiché questo materiale tende a legare a sé le molecole del ferro.

Dovremo poi prestare maggiore attenzione alle piante acidofile, che richiedono un terriccio e una concimazione specifica e ricca di Ferro, poiché non riescono ad assorbire questa risorsa da suoli calcarei. Quindi, tra le acidofile più utilizzate, parliamo di Azalee, Camelie, Gardenia, Ortensie e Rododendri.

Come risolvere la Clorosi ferrica delle piante in vaso

Per curare una pianta coltiva da Clorosi e per prevenire il problema in futuro, è importante prevedere un programma di concimazione con fertilizzanti a base di chelati di ferro, subito assimilabili per le radici.

Se si tratta di una pianta acidofila, dobbiamo sempre utilizzare terricci e concimi specifici per questo tipo di piante. Nel caso di una pianta acidofila coltivata in vaso colpita da Clorosi, possiamo rinvasarla togliendo il vecchio terriccio e sostituendolo con un nuovo substrato per acidofile. Nell’occasione interriamo nel vaso un concime granulare a lenta cessione per piante acidofile, che fornirà il Ferro necessario per 3-4 mesi. Sarebbe meglio usare acqua piovana per l’irrigazione poiché quella dell’acquedotto è troppo ricca di calcare e rende meno acido il terriccio. Possiamo lasciar decantare l’acqua nell’annaffiatoio per una notte, in modo che il calcare si depositi sul fondo.

Come risolvere la Clorosi ferrica delle piante in giardino

Se invece la pianta acidofila colpita da Clorosi è coltivata in giardino, dobbiamo intervenire con un concime per piante acidofile. Per piante già malate meglio usare un concime liquido per acidofile, in modo che venga subito assorbito dalle radici. Per prevenire il problema possiamo prevedere una concimazione con un fertilizzante granulare a lenta cessione, sempre per acidofile, 4 volte all’anno all’inizio di ogni stagione.

Se il suolo del giardino è troppo argilloso, una tecnica utilizzata dai giardinieri per coltivare le acidofile consiste nel creare una “collina” più alta rispetto al piano del giardino. Scaviamo per 10/15 cm l’aiuola in cui vogliamo coltivare la pianta acidofila e in seguito stendiamo sul fondo uno strato di ghiaia e uno strato di terriccio per acidofile. Quindi creiamo delle piccole colline sulle quali trapianteremo le piante acidofile.

Per scoprire e correggere il pH del suolo e altri consigli sulla coltivazione delle piante acidofile, ti suggeriamo di leggere anche questa notizia!

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