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Come scegliere e coltivare i Peperoncini

By 7 Settembre 2021Blog
coltivare i Peperoncini

Molti appassionati di giardinaggio si dedicano all’hobby di coltivare i Peperoncini, per ottenere un raccolto differente per colore, forme e gradi di piccantezza. Oltre a essere buonissimi in cucina, i Peperoncini hanno un significativo valore estetico, poiché sono disponibili in tanti colori che cambiando nel corso della maturazione dei frutti.

In primavera la piantina di riempie di fiori che diventeranno frutti a partire da giugno fino a novembre. A seconda della varietà, i Peperoncini (Capsicum annuum) possono avere una forma (a ciliegia, lanterna, turbante ecc.) e un colore differenti (bianchi, gialli, arancioni, verdi, viola, cacao, ecc.). Naturalmente ogni varietà ha un diverso grado di piccantezza.

Non dimentichiamo infine le proprietà benefiche del Peperoncino: è un prezioso alleato contro le malattie cardiovascolari, rende più digeribili i cibi grassi ed è un ottimo antidolorifico naturale.

Coltivare i Peperoncini: come scegliere le varietà

Oltre al colore e alla forma, un criterio di scelta dei Peperoncini si basa sul grado di piccantezza.

La piccantezza viene misurata con la scala di Scoville (Shu Scoville Heat Units) che indica la presenza di capsaicina. È un alcaloide che nell’uomo stimola i recettori del caldo situati sulla lingua: una sensazione di bruciore che ci induce a non consumare troppi Peperoncini. La scala di Scoville va da 0 (non piccante) fino oltre 16 milioni, cioè la capsaicina pura.

I Peperoncini meno piccanti hanno fino a 2.500 Shu: come il Peperone dolce (0/100 Shu), la Paprika (100/1.000 Shu) e l’Ancho (1.000/1.500 Shu).

I Peperoncini più piccanti si posizionano sulla scala di Scoville tra i 15.000 e i 100.000 Shu. Come il Japaleno (5.000/15.000 Shu), il Peperoncino calabrese (15.000/30.000 Shu) e l’Habanero (100.000/350.000 Shu).

I Peperoncini che superano 1 milione di Shu sono immangiabili e devono essere maneggiati con attenzione. Basti pensare che lo spray al Peperoncino in uso alle forze dell’ordine ha 2,5/5 milioni Shu, quasi quanto il Carolina Reaper (2/2,2 milioni Shu), che insieme al Trinidad Scorpion (1-2 milioni Shu) detiene il record di piccantezza. Di solito queste varietà vengono coltivate e utilizzate come ingredienti per realizzare salse piccanti.

Coltivare i Peperoncini: temperature e condizioni ambientali

Il Peperoncino (Capsicum annuum) è una pianta annuale sud americana appartenente alla famiglia delle Solanacee, come i Pomodori. In Italia può essere facilmente coltivata sia nell’orto sia in vaso sul balcone.

Come tutte le Solanacee, il Peperoncino richiede molto sole e non tollera il freddo sotto i 10°C. Possiamo scegliere se partire dal seme o da una piantina già spuntata: nel primo caso potremo scegliere tra maggiori varietà, nel secondo caso risparmiamo molto tempo anche se costano di più. In entrambi i casi, scegliamo un luogo molto soleggiato, poiché i raggi sono fondamentali per lo sviluppo dei fiori e dei frutti.

Per coltivare i Peperoncini in vaso suggeriamo l’utilizzo di un terriccio biologico specifico per ortaggi.

Come trapiantare e seminare i Peperoncini

La semina può essere anticipata già a febbraio a patto di utilizzare un semenzaio da proteggere in una serra protetta. Le piantine che spunteranno verranno in seguito trapiantate nell’orto o nei vasi quando le temperature minime saranno superiori ai 18°C.

In caso trapianto, attendiamo che le temperature minime siano superiori a 18°C prima di procedere al trapianto nell’orto o in vaso.

Prima di trapiantare le giovani piante di Peperoncino nell’orto dovremo aver preparato il letto di semina con qualche settimana di anticipo. Zappiamo e rastrelliamo la aiuola che ospiterà le piantine con l’obiettivo di rendere più morbido il terriccio, rompere le zolle più compatte e togliere eventuali sassi o radici di piante infestanti. Approfittiamo dell’occasione per integrare nel suolo un concime biologico a lenta cessione, come lo stallatico pellettato.

Come irrigare il Peperoncino

All’atto della semina e del trapianto dovremo irrigare il terreno per facilitare il contatto dei semi e delle radici con il suolo. In seguito forniamo abbondante acqua fino alla produzione dei fiori.

Per la coltivazione in vaso prestiamo attenzione all’acqua in eccesso nel sottovaso: la pianta di Peperoncino teme i ristagni idrici che possono provocare marciumi radicali e una crescita stentata. Dopo l’irrigazione ricordatevi di svuotare il sottovaso.

Mentre le piante in giardino possono cercare umidità con le radici, quelle coltivate in vaso hanno un “pane” di terra molto piccolo che nelle giornate estive tende ad asciugarsi più velocemente. Nelle settimane più calde intensificate le irrigazioni poiché il Peperoncino tende ad appassire in presenza di siccità.

Quando raccogliere i Peperoncini

I Peperoncini si possono utilizzare in cucina in diversi modi: freschi, secchi o polverizzati. Quando il frutto ha raggiunto la giusta colorazione possiamo iniziare la raccolta.

Al termine del periodo di fruttificazione, essendo una annuale, possiamo estirpare tutta la pianta per poi lasciare essiccare i frutti appendendo la pianta a testa in giù.

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