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Come irrigare le piante quando siamo in vacanza: sul terrazzo e in appartamento

By 20 Luglio 2021Blog
irrigare le piante quando siamo in vacanza

Il problema di irrigare le piante quando siamo in vacanza sorge ogni anno con l’arrivo dell’estate. Ovviamente la soluzione migliore è avere un custode o un vicino di casa disponibile, a cui magari ricambiare il favore alla prossima occasione. Ma se abbiamo un citofono e vicini sgarbati, non preoccupatevi: ci sono tante soluzioni a nostra disposizione!

Irrigare le piante quando siamo in vacanza: partiamo da 5 domande

Ogni “spazio verde” e anche ogni pianta hanno esigenze differenti. Per scegliere la soluzione migliore per il nostro “spazio verde” dobbiamo partire dall’analisi di 6 domande fondamentali:

  1. Dove sono le piante che dobbiamo irrigare? Sul terrazzo, in casa o entrambi?
  2. Quanti vasi sono?
  3. Quanto sono grandi i vasi? In quelli di grandi dimensioni il substrato trattiene meglio e più a lungo l’umidità, anche nelle giornate estive di sole. In un vaso di piccole dimensioni, al contrario, l’umidità evaporerà molto più velocemente. Un grande vaso di Limoni potrà resistere anche una settimana in estate, se ben irrigato prima di partire; un piccolo vaso di Basilico no.
  4. Di quali piante si tratta? Piante grasse e cactus hanno nel loro Dna la resistenza alla siccità, altre varietà invece richiedono irrigazioni regolari.
  5. Quanti giorni saremo assenti? Chiaramente dovremo ricorrere a soluzioni diverse se stiamo via due mesi o solo pochi giorni.
  6. Abbiamo un rubinetto sul terrazzo?

In funzione di queste risposte potremo adottare una o più strategie per irrigare, anche per lungo tempo, le piante in casa e sul terrazzo.

Come irrigare le piante del terrazzo quando siamo in vacanza

Come abbiamo visto, se abbiamo grandi vasi sul terrazzo potranno resistere anche per una settimana senza acqua, a patto di irrigarli per bene prima di partire. Le balconette appese alla ringhiera con i fiori invece difficilmente resisteranno per una settimana sotto il sole estivo senza un goccio d’acqua.

Il modo migliore per irrigare le piante del terrazzo è ricorrere a un impianto di micro-irrigazione comandato da una centralina con elettrovalvola. Ci sono dei kit che contengono già i pezzi necessari per impianti da 20 o 50 vasi e non è difficile costruire un impianto personalizzati da soli. Se vi fate aiutare da un bambino è anche divertente! La centralina è alimentata da una batteria e possiamo programmare il numero delle irrigazioni quotidiane (cicli) e la quantità di acqua da erogare (tempo d’irrigazione). Anche l’investimento è alla portata di tutti e le centraline più “basiche” costano poche decine di euro: costano sicuramente di più le piante che andremo a proteggere!

Inoltre un impianto di micro-irrigazione ci solleverà dall’obbligo di irrigare le piante durante quasi tutto l’anno che è un vantaggio non da poco. In inverno, quando le temperature scendono sotto gli 0°C è meglio smontare la centralina e custodirla in un luogo riscaldato. Senza contare i vantaggi derivanti dall’apporto corretto di acqua alle piante e dal risparmio idrico.

Per installare un impianto di micro-irrigazione è fondamentale però la presenza di un rubinetto sul terrazzo. È sconsigliato collegare la centralina a un rubinetto interno: in caso di guasto dell’elettrovalvola potreste causare un allagamento mentre siete in vacanza.

Se non abbiamo un rubinetto sul terrazzo

Se non abbiamo un rubinetto sul terrazzo possiamo alimentare un sistema di micro-irrigazione con un serbatoio e quindi indipendente dalla rete idrica. Anche in questo caso ci sono kit completi di tubi e micro-irrigatori con serbatoi da 10 fino a 80 litri. A seconda del numero di giorni d’assenza e di vasi da irrigare, potremo scegliere la soluzione più adatta alle nostre esigenze. In questo caso non dovremo realizzare un impianto “fisso” di micro-irrigazione ma ci limiteremo a collegare il serbatoio con i vasi: quando torneremo dalla vacanza potremo facilmente smontarlo per riutilizzarlo alla prossima occasione.

In entrambi i casi, posizioneremo in ogni vaso il numero giusto di micro-irrigatori: 3 o 4 per le balconette rettangolari, mentre nei vasi più piccoli ne useremo solo 1. Inoltre da ogni singolo irrigatore possiamo regolare l’intensità dell’erogazione: potremo così dosare in modo perfetto l’acqua per ogni pianta. Se dovete partire per le vacanze, vi suggeriamo di installare l’impianto almeno 4-5 giorni prima della partenza: potremo così verificare che l’acqua erogata sia sufficiente e non tracimi dai sottovasi, causando magari problemi ai vicini in nostra assenza.

In caso di pochi vasi, possiamo anche ricorrere all’osmosi. Posizionando un recipiente d’acqua al sopra dei vasi e creando un collegamento con il terriccio delle piante, l’acqua tenderà a scendere portando così umidità al substrato. A questo scopo sono molto utilizzati gli irrigatori microporosi in terracotta, spesso già dotati di un tubo per il collegamento al serbatoio. Ma funziona anche con una normale corda. Questa soluzione può essere sfruttata anche per le piante di casa.

Come irrigare le piante in appartamento quando siamo in vacanza

In caso di assenze molto lunghe, uno o due mesi, vi suggeriamo di optare per un kit con serbatoio, specialmente se avete tante piante d’appartamento da irrigare. Cercate di radunarle in un luogo della casa luminoso ma senza raggi solari diretti o correnti d’aria: la vicinanza aumenta l’umidità ambientale e sarà più facile per noi posizionare gli irrigatori collegati al serbatoio.

Per assenze più brevi

Per assenze più brevi, per esempio una settimana, possiamo riempire delle normali bottiglie d’acqua e inserirle capovolte nel terreno. Prima di fare questa operazione, irrigate molto bene terriccio: in questo modo, man mano che il terriccio si seccherà, l’acqua della bottiglia tenderà a scendere lentamente. Possiamo anche ricorrere a particolari “becchi” da avvitare, che permettono di migliorare la stabilità delle bottiglie nel terreno e anche serbatoi con picchetti. Tutte soluzioni per migliorare la stabilità delle bottiglie: sul terrazzo anche se cade non succede niente, in casa è meglio non accada!

Un’altra soluzione per irrigare le piante di casa in nostra assenza è il ricorso ai vasi con riserva d’acqua. Sono particolari vasi dotati di un serbatoio che rilascia umidità al terriccio per evaporazione. A seconda della grandezza del vaso, avremo a diposizione una “riserva d’acqua” spesso sufficiente per brevi assenze. Inoltre l’uso di vaso con riserva d’acqua ci permetterà di rendere più semplice il compito di irrigare le piante durante tutto l’anno: spesso hanno indicatore per segnalare la mancanza di acqua nel serbatoio.

L’ultimo ritrovato della ricerca in questo campo è l’acqua in gel o complessata. Una particolare soluzione gelatinosa da distribuire sul terriccio che contiene acqua per 5 volte il suo peso: con il passare del tempo il gel tende a decomporsi a contatto con il terriccio e rilascia acqua alla pianta. Viene venduto in varie forme: tubi da infilare direttamente nei vasi, piccole sfere o sacchetti di gel di distribuire semplicemente sul terriccio. La durata dipende dalla quantità di gel che mettiamo a disposizione delle piante.

Concludendo

Non esiste quindi una regola valida per tutti, ma spesso la soluzione migliore è una combinazione di tutti questi strumenti.

Nella scelta è fondamentale il tempo dell’assenza. Per assenze di 3-5 giorni sarà sufficiente irrigare bene le piante e stendere sul terriccio uno strato di torba compressa per pacciamatura (viene venduta anche in dischi rotondi). Se la inzuppiamo prima di partire, la torba rilascerà lentamente l’acqua.

Se l’assenza supera la settimana possiamo ricorrere ai gel di acqua complessata e ai vasi con riserva d’acqua. Mentre per assenze di un mese, specialmente in presenza di molti vasi, dovremo ricorrere a un impianto di micro-irrigazione alimentato da rubinetto o serbatoio.

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