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Come eliminare gli Afidi dalle piante ornamentali

eliminare gli Afidi

Eliminare gli Afidi in modo tempestivo è molto importante, poiché questi piccoli insetti parassiti si riproducono molto velocemente e possono portare in breve tempo al deperimento della pianta.

Gli Afidi (Aphidoidea) chiamati anche pidocchi delle piante sono una famiglia di insetti e possono avere vari colori: spesso non verdi, ma sono diffusi anche quelli neri, arancioni o gialli. Sono tutti molti piccoli, da 1 a 5 mm, a si cibano della linfa delle piante, che aspirano attraverso un apparato boccale pungente e succhiante. Sono molto diffusi in Italia e colpiscono un po’ tutte le piante ornamentali. In particolare le Rose che vengono prese di mira dall’Afide o Pidocchio verde della Rosa (Macrosiphum rosae). Succhiano la linfa dalle foglie ma anche dai giovani germogli e dalle parti verdi della pianta.

La presenza di questi insetti provoca molteplici danni alle piante. Innanzitutto sottraggono la linfa vitale e, specie quando sono tanti, portano a un veloce deperimento della pianta e alla sua mancata fioritura. In secondo luogo la saliva di questi insetti può indurre fenomeni di alterazione delle foglie, che si accartocciano e arricciano. Infine gli Afidi espellono le sostanze zuccherine in eccesso producendo un liquido denso e appiccicoso, che viene chiamato melata. Questa sostanza, oltre a rovinare la pianta con la sua pellicola appiccicosa, rappresenta il substrato ideale per la crescita una serie di funghi saprofitari che prendono genericamente il nome di fumaggini, a causa dell’aspetto fuligginoso e il colore scuro. Così oltre al danno del parassita si associa anche una malattia fungina.

Di solito fanno la loro comparsa all’inizio della primavera, in marzo e tendono a creare colonie molto fitte. In estate, con climi caldi e secchi, tendono a rallentare l’attività ma non si fermano mai. Le nuove generazioni si susseguono ininterrottamente fino all’autunno e hanno la capacità di resistere al gelo invernale per poi tornare in azione con l’arrivo del caldo. Per questa ragione è bene prestare molta attenzione all’arrivo di questi parassiti, intervenire prontamente e adottare tutte le strategie per prevenirne la loro aggressione.

Eliminare gli Afidi: iniziamo dalla prevenzione

È bene sapere che una pianta ben nutrita sviluppa maggiori difese immunitarie ed è in grado di contrastare in modo migliore l’attacco degli Afidi. Dobbiamo quindi prevedere un programma di concimazione annuale, per esempio con un fertilizzante a lenta cessione o a cessione programmata.

Un’altra tecnica è l’uso delle trappole adesive di colore giallo, che possiamo posizionare nei roseti, nelle piante in vaso o sulle piante del terrazzo. Si tratta di semplici pezzi di cartoncino coperti di una pellicola adesiva, di colore giallo poiché gli Afidi adulti sono molto attratti da questo colore. La parte adesiva serve per catturare e trattenere i parassiti che hanno la disavventura di posarsi sopra.

Le trappole adesive non sono un sistema di lotta ma di prevenzione. In particolare svolgono due funzioni principali. Anzitutto ci segnalano l’infestazione all’inizio, appena si presentano i primi Afidi: è facile intuire quanto sia più facile difendere la pianta quando ci sono pochi esemplari rispetto a una colonia che ha già aggredito in massa le foglie e i germogli. In questo modo limiteremo anche i danni alla nostra amata piantina. Inoltre svolgono anche una azione di cattura, specialmente se si tratta di una invasione lieve.

Sempre in via preventiva, possiamo anche ricorrere a prodotti totalmente naturali come il sapone molle, l’estratto di ortica o il macerato di aglio. Si tratta di composti che hanno un effetto repellente verso gli Afidi e creano le condizioni ambientali affinché questi parassiti non si posino e soprattutto non prendano la residenza sulle nostre piantine! L’estratto di ortica contiene acido formico e salicilico che hanno un effetto repellente, mentre il sapone molle è invece anche in grado di lavare la melata dalla pianta, impedendo lo sviluppo delle fumaggini.

All’inizio di marzo potremo così prevedere un ciclo di trattamenti quindicinali con questi prodotti, naturali e assolutamente innocui: da intensificare in presenza dei primi insetti e da ripetere in caso di pioggia.

Se gli Afidi hanno colpito poche parti della pianta, come per esempio qualche germoglio o bocciolo, possiamo limitarci a recidere la parte colpita

Sistemi di lotta in caso di invasioni

Se non abbiamo controllato preventivamente le nostre piante e non abbiamo adottato dei sistemi di prevenzione, in presenza di una invasione di Afidi non potremo far altro che ricorrere a un insetticida.

Possiamo ricorrere a un insetticida che agisce per contatto, quindi elimina l’insetto spruzzandoci sopra, oppure a un insetticida sistemico; in quest’ultimo caso il formulato penetra nei tessuti e si distribuisce nella pianta, andando ad avvelenare gli Afidi quando succhiano la linfa. Gli insetticidi sistemici proteggono la pianta per molto tempo, anche le foglie che spunteranno dopo il trattamento.

In caso di invasioni difficili da debellare, ripetere il trattamento con insetticida dopo 15 giorni.

Si tratta di agrofarmaci quindi devono essere utilizzati con parsimonia e seguendo attentamente le indicazioni riportate sulla confezione. Sia le istruzioni d’uso e i dosaggi sia le norme di sicurezza.

Gli insetticidi di ultima generazione sono selettivi, cioè sono efficaci solo nei confronti degli Afidi e risparmiano gli insetti utili, come i predatori naturali (le Coccinelle per esempio si cibano degli Afidi) e gli impollinatori (come le Api).

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