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Come coltivare un Anthurium Andreanum in casa

By 13 Ottobre 2020Blog
coltivare un ANTHURIUM ANDREANUM

Coltivare un Anthurium Andreanum in appartamento è molto facile poiché questa pianta gradisce temperature costanti comprese tra i 20/27°C e non tollera il freddo sotto i 12°C: quindi gli ambienti domestici sono il suo habitat perfetto. Con temperature costanti sui 20°C fiorisce tutto l’anno. Inoltre tollera la mezz’ombra e quindi è una pianta perfetta per quegli angoli lontani dalle finestre in cui non sappiamo mai quale varietà può crescere bene.

L’Anthurium Andreanun (più correttamente Anthurium Andraeanun), detto anche Anturio, è una pianta erbacea perenne originaria dell’America centrale e meridionale. È apprezzata per le sue foglie a forma di cuore di color verde brillante e per i suoi fiori colorati che in natura sbocciano da maggio a settembre. Quello colorato che noi chiamiamo “fiore” in realtà è una foglia modificata, detta spata, che ha il compito di proteggere il vero fiore che è la piccola spiga di forma cilindrica al centro, detta spadice.

Ci sono molte varietà di Anthurium. L’Anthurium Andreanum ha la caratteristica di avere foglie dritte di un bel verde intenso e leggermente carnose. Le spate sono abbastanza grandi e cerose.

Coltivare un Anthurium Andreanum: iniziamo dalla posizione

Il posto ideale per un Anthurium Andreanum deve essere luminoso ma vanno evitati i raggi solari diretti. Può crescere bene anche in mezz’ombra. Ama le temperature costanti e vanno evitati anche gli sbalzi di temperatura. Perciò non va posizionata vicino a fonti di calore o a spifferi di aria fredda: quindi non mettiamola neanche vicino a una porta finestra che in inverno si apre spesso. Attenzione alle basse temperature, che la pianta manifesta perdendo le foglie e scurendo le spate.

In estate possiamo spostarlo all’aperto: gli farà sicuramente bene. Ma anche in questo caso evitiamo i raggi solari diretti: sotto un portico all’ombra è il posto giusto per l’Anthurium Andreanum.

Irrigazione

È una pianta sensibile ai ristagni idrici, quindi non lasciamo mai l’acqua nel sottovaso o nel portavaso e irrighiamo in genere con una certa prudenza. Anche se il terriccio non deve mai asciugarsi troppo. Se le foglie tendono a ingiallire è probabilmente a causa di una eccessiva irrigazione: un terreno troppo zuppo d’acqua genera l’asfissia radicale.

Indicativamente nelle giornate calde estive possiamo irrigarla ogni 3 giorni mentre in inverno diradiamo fino a 1 volta alla settimana. Dipende anche dalla grandezza del vaso e dalle temperature esterne. Prima di irrigare immergete un dito nel terriccio: se è umido non serve, se è secco bagniamo.

L’Anthurium predilige invece un’umidità ambientale molto elevata: perciò è consigliabile vaporizzare le foglie anche tutti i giorni. Specialmente in inverno quando il sistema di riscaldamento è in funzione.

Sia per l’irrigazione sia soprattutto per la vaporizzazione è consigliabile utilizzare acqua a temperatura ambiente (non fredda) e senza calcare per non danneggiare le foglie. Possiamo usare l’acqua piovana oppure lasciar decantare per una notte in un secchio l’acqua del rubinetto per far depositare sul fondo il calcare.

Concimazione

Poiché i nutrienti contenuti nel terriccio nel vaso tendono a esaurirsi è bene prevedere un programma di concimazione. Se il terriccio è povero la pianta tende a emettere solo nuove foglie a discapito dei fiori.

Abbiamo molte soluzioni a disposizione, tutte altrettanto valide, a seconda del tempo che possiamo dedicare alla cura delle piante. Possiamo ricorrere a un concime liquido per piante da fiore da aggiungere all’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni: vivendo in appartamento con un clima costante può fiorire per tutto l’anno e non va in riposo vegetativo, quindi va fertilizzata anche nei mesi freddi.

In alternativa possiamo utilizzare dei concimi granulari per piante da fiore, che rilasciano lentamente le sostanze nutritive al terreno e durano da 2 a 6 mesi a seconda del prodotto scelto. Sono sotto forma di granuli, da spargere sul terriccio e interrare leggermente, o di bastoncini o stick, da infilare semplicemente nel terreno.

Rinvaso e cure

Quando acquistiamo la pianta possiamo rinvasarla nel contenitore che avrete scelto per il vostro Anthurium Andreanum. Non scegliamo un vaso troppo grande: nel rapporto tra l’apparato fogliare e il contenitore, il primo deve prevalere. In questo modo favoriremo un maggiore sviluppo dei fiori.

Per migliorare il drenaggio, disponiamo sul fondo del vaso uno strato di biglie di argilla espansa o di ghiaia. In seguito, dopo aver posizionato la pianta al centro, riempiamo il vaso con un terriccio per piante da fiore.

L’Anthurium Andreanum si travasa in seguito ogni 2-3 anni in un contenitore leggermente più grande, all’inizio della primavera. Approfittiamo dell’occasione per rimuovere il vecchio terriccio superficiale, avendo cura di non danneggiare le radici, e sostituirla con un nuovo substrato.

Non va potato. Periodicamente possiamo togliere i fiori avvizziti o le foglie rovinate.

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