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Come coltivare le Arachidi, anche in vaso! Conosciamo la Arachis hypogea

By 1 Giugno 2023Blog
coltivare le Arachidi

Ci sono tanti buoni motivi per coltivare le Arachidi! Oltre al piacere di coltivare in casa un frutto così strano, come fa il Super Pippo disneyano, possiamo anche godere della sua delicata fioritura, sui toni del giallo e dell’arancione, che persiste sulla pianta per tutta l’estate, da giugno fino a settembre. Inoltre le pianta delle Arachidi è una Leguminosa o Fabacea, che hanno la caratteristica di fissare l’Azoto nel suolo rendendo così più fertile il terreno dopo il loro passaggio. Se coltiviamo un orto seguendo la rotazione delle colture, possiamo coltivare le Arachidi per preparare il terreno per piante molto esigenti come le Solanacee.

Ma possiamo coltivare le Arachidi anche sul balcone: avremo una bella piantina con grandi foglie decorative di colore verde chiaro e una fioritura che dura per tutta l’estate.

La pianta delle Arachidi si chiama Arachis hypogaea e l’abbiamo importata dal sud America. In Perù ci sono reperti storici che datano la coltivazione delle Arachidi a circa 7.600 anni fa. In Italia è arrivata “solo” 300 anni fa.

Da marzo/aprile la pianta inizia la produzione fogliare che precede la fioritura estiva. Una particolarità dei fiori della Arachis hypogaea è che tendono ad allungare il peduncolo dopo l’impollinazione, spingendo l’ovaio nel terreno, dove diventerà una spagnoletta.

Le Arachidi sono frutti sotterranei e giungono a maturazione in autunno verso ottobre. Si consumano previa tostatura. Di solito viene coltivata come pianta annuale, poiché la raccolta prevede l’asportazione della pianta.

Come coltivare le Arachidi

Non tollera il gelo, va in sofferenza sotto i 5°C e predilige posizione soleggiate dove fiorisce e produce con maggiore abbondanza. Di solito le piante si seminano e trapiantano in aprile, quando le temperature sono stabilmente sopra i 15°C e non c’è il rischio di gelate tardive.

Se coltiviamo le Arachidi in vaso scegliamo un contenitore molto profondo, minimo 30 cm, poiché i baccelli maturano nel sottosuolo a circa 10 cm di profondità.

Le piantine raggiungeranno un’altezza di circa 50 cm e una larghezza di circa 40 cm: manteniamo le giuste distanze se coltiviamo più piante.

Per la coltivazione in giardino possiamo concimare il terreno prima del trapianto con un fertilizzante organico, come lo stallatico pellettato. In caso di coltivazione in vaso possiamo usare un terriccio biologico e un fertilizzante liquido o granulare consentito in agricoltura biologica. Se invece desideriamo coltivare la Arachis hypogaea per la bellezza dei suoi fiori e non abbiamo intenzione di mangiarne i frutti, possiamo “spingere” la fioritura da maggio a luglio con una dose di concime per piante da fiore povero di Azoto da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 10 giorni.

Come irrigare le Arachidi

Durante il periodo vegetativo ha bisogno di molta acqua, specialmente in estate se si trova in una posizione assolata.

Ma non dobbiamo esagerare poiché i frutti sotterranei sono maggiormente esposti a malattie fungine e marciumi in caso di terreni poco drenanti. Quindi poca acqua, ma molto frequentemente. In caso di coltivazione in vaso togliamo l’acqua in eccesso nei sottovasi.

Come raccogliere le Arachidi

Come abbiamo scritto, le Leguminose hanno la capacità di fissare l’Azoto nel terreno. Ma perché è così importante la loro azione se l’Azoto è presente in grande abbondanza nell’aria che respiriamo?

Perché le piante non riescono a “prendere” l’Azoto dall’aria: è in una forma che né le radici né le foglie riescono a “catturare”. Ci sono però dei micro-organismi che vivono nel terreno in prossimità delle radici, in simbiosi con le Leguminose, che assorbono l’Azoto dall’atmosfera e lo rilasciano come “scarto” in una forma assimilabile per le radici. Questa collaborazione tra micro-organismi e Leguminose sopperisce così tanto alle esigenze di queste piante, da lasciare un terreno più ricco di Azoto rispetto a prima.

Per questa ragione vi suggeriamo, al termine del ciclo vegetativo, di tagliare la parte aerea e di estrarre i frutti, avendo cura di lasciare nel suolo le radici. Sono ricche di Azoto e, decomponendosi, concimeranno il terreno di questo prezioso elemento nutritivo.

coltivare le Arachidi

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