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Come coltivare la Meconopsis: una pianta bella quanto rara

By 4 Maggio 2021Blog
coltivare la Meconopsis

Coltivare la Meconopsis non è semplicissimo, anche perché non è facile neppure reperirla. Si tratta di una pianta erbacea pregiata, originaria dell’Asia meridionale e la varietà Meconopsis betonicifolia è conosciuta anche come papavero blu dell’Himalaya.

Le foglie sono verdi chiaro e leggermente pelose e compongono delle piccole rosette da dai cui spuntano bellissimi fiori composti da 4-5 petali simili a seta e di colore blu cielo e da un centro giallo con pistilli. In alcune varietà possiamo avere i petali gialli o rossi. I fiori sbocciano da maggio a luglio.

coltivare la MeconopsisColtivare la Meconopsis: ama i luoghi ombreggiati

Essendo una pianta montana, la Meconopsis preferisce ambienti freschi, luminosi ma ombreggiati: non va esposta ai raggi solari diretti, specialmente in estate, poiché potrebbero danneggiare i fiori. La Meconopsis resiste bene al freddo, ma soffre quando le temperature sono troppo calde e afose.

Le piante diventano abbastanza grandi (80/100 cm di altezza) e vanno seminati con una distanza di 50 cm tra ogni pianta.

Terreno e concimazione

La Meconopsis gradisce un terreno leggermente acido. A seconda se partiamo da seme o da piantina, possiamo coltivarlo sia in giardino sia in vaso.

Per la coltivazione in giardino, vi suggeriamo di preparare le buche per il trapianto o il letto di semina avendo cura di integrare un ammendante da compost verde oppure un terriccio specifico per acidofile. Approfittate dell’occasione per distribuire nelle buche d’impianto un concime granulare a lenta cessione specifico per acidofile.

Se invece volete coltivare la Meconopsis in grandi vasi, potete utilizzare un terriccio per acidofile, avendo cura di stendere sul fondo del vaso uno strato di cm 5 di materiale inerte (come la ghiaia) per evitare il contatto diretto delle radici con l’acqua eventualmente in eccesso nel sottovaso. In seguito dovrete prevedere un ciclo di concimazione, sempre con un fertilizzante per acidofile: possiamo usare un concime liquido, da diluire nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni durante il periodo vegetativo, da marzo a settembre.

Leggi in questa notizia maggiori informazioni sulle piante acidofile.

Irrigazione

Nel corso del periodo vegetativo, da marzo a ottobre, va bagnata abbondantemente ma non inzuppata. Controllate spesso il terreno, che deve risultare umido ma non fradicio per evitare ristagni idrici che potrebbero provocare asfissia radicale e marcescenze.

In autunno l’irrigazione va ridotta fino a sospenderla completamente in inverno. Sarebbe meglio utilizzare acqua non calcarea, come l’acqua piovana.

Cure particolari

Per prolungare la fioritura e stimolare la produzione di nuovi fiori, è bene tagliare quelli appassiti.

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