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Come coltivare la Cortaderia selloana, detta Erba della Pampas

By 28 Gennaio 2022Blog
coltivare la Cortaderia selloana

Molti architetti del verde suggeriscono di coltivare la Cortaderia selloana, detta Erba della Pampas, essenzialmente per due ragioni. Anzitutto perché richiede poca manutenzione ed è una pianta molto resistente, un po’ come tutte le graminacee. Ma soprattutto per le belle infiorescenze piumate, che produce a partire dall’autunno e permangono sulla pianta fino alla primavera successiva. Naturalmente nelle regioni del sud la fioritura può iniziare prima.

In giardino possiamo utilizzarla per creare uno schermo naturale o per creare contrasti cromatici. Per esempio coltivando l’Erba della Pampas davanti a piante foglie rosse o molto scure.

Come si intuisce dal soprannome, è una pianta che proviene dall’Argentina dove cresce spontaneamente nella pampas e raggiunge anche altezze di 5 metri. È una pianta erbacea perenne ornamentale e crea un cespuglio con foglie nastriformi di colore verde intenso. In autunno spuntano i fiori a forma di pannocchia piumata con colori chiari: possono essere bianchi, crema, rosa o argentati.

Possiamo scegliere tra diverse varietà, differenti per il colore dell’infiorescenza, la resistenza al gelo e il periodo di fioritura. Per la coltivazione in giardino o in vaso possiamo ricorrere a varietà nane che si limitano ai 150 cm di altezza. Attenzione alla coltivazione in vaso o in presenza di bambini e animali domestici poiché le foglie sono taglienti.

Dove coltivare la Cortaderia selloana

Possiamo coltivare la Cortaderia selloana con successo in tutta Italia, poiché non teme l’afa estiva tipica del nostro paese o il freddo invernale.

È una pianta adatta anche per i giardini marini poiché tollera i venti salmastri e la salsedine.

Scegliamo una posizione assolata, ma cresce bene anche in mezz’ombra. Dobbiamo prestare attenzione ai venti molto intensi, poiché potrebbero rompere gli steli.

Come trapiantare la Cortaderia selloana

Possiamo usare la Cortaderia come esemplare singolo al centro di una aiuola, oppure insieme ad altri per creare una bordura. In questo secondo caso manteniamo una distanza di almeno 1 metro tra ogni pianta, poiché il cespuglio di foglie crescerà anche in ampiezza.

Prepariamo le buche di impianto con qualche giorno di anticipo: dovranno essere larghe e profonde come il doppio del pane di terra che contiene le radici. Stendiamo sul fondo della buca uno strato di materiale inerte, come la ghiaia, per migliorare il drenaggio: la Cortaderia selloana infatti non ama i ristagni idrici. Nei giorni precedenti il trapianto, irrighiamo la buca e verifichiamo che l’acqua venga assorbita velocemente e non si formino dei ristagni, che potrebbero causare in futuro dei marciumi radicali. Inseriamo nella buca anche un po’ di terriccio misto con un concime organico, come lo stallatico pellettato, oppure un fertilizzante granulare organo-minerale a lenta cessione.

Di solito le piante di Cortaderia vengono vendute legate per facilitare il compito di effettuare il trapianto pur in presenza di foglie taglienti. In ogni caso vi suggeriamo di utilizzare dei guanti robusti.

Dopo aver posizionato la pianta al centro della buca, riempiamo con un terriccio di qualità e pressiamo leggermente per fare uscire eventuali bolle d’aria. Infine irrighiamo generosamente.

In seguito possiamo effettuare due concimazioni con fertilizzanti granulari all’inizio della primavera e dell’autunno.

Come irrigare la Cortaderia selloana

È una pianta che tollera i periodi di siccità. Anzi teme gli eccessi.

In caso di coltivazione in giardino andrà irrigata con regolarità durante il primo anno di vita. In seguito saranno sufficienti le piogge e dovremo intervenire solo in caso di lunghi periodi di siccità e durante i mesi estivi.

Naturalmente in caso di coltivazione in vaso dovrà essere irrigata con regolarità, poiché l’umidità contenuta nel pane di terra tende a evaporare. Poiché dobbiamo usare vasi molto ampi (almeno 50x50x50 cm) vi suggeriamo di attendere che il terriccio diventi asciutto, prima di procedere con una abbondante bagnatura in modo da inzuppare bene il terriccio. Nei vasi molto grandi il fenomeno dell’evaporazione a causa dei raggi solari è minore, poiché l’umidità tende a concentrarsi nel centro del pane di terra.

Cure particolari

In inverno possiamo proteggere la pianta dalle gelate e dalle nevicate, che potrebbero rompere gli steli, riunendo e legando il cespo delle foglie. Così sarà più facile avvolgerla con un telo o un cappuccio in tessuto-non-tessuto.

È una pianta che difficilmente viene attaccata da parassiti.

Col passare degli anni la pianta tende a svilupparsi: se vogliamo mantenerla “ordinata” possiamo effettuare dei tagli di contenimento. La potatura si effettua alla fine dell’inverno, prima della ripresa del ciclo vegetativo.

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