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Come coltivare gli Amaryllis: i fiori brillanti

By 11 Dicembre 2020Blog
coltivare gli Amaryllis

Se vogliamo delle fioriture “brillanti”, dobbiamo coltivare gli Amaryllis! Il loro nome deriva infatti dal greco antico e significa splendida, risplendente e, appunto, brillante.

L’Amaryllis è una pianta bulbosa della famiglia delle Amaryllidaceae originaria del Sudafrica. Spesso viene confuso con l’Hippeastrum, che appartiene alla stessa famiglia ed è molto simile ma è originario del sud America.

La pianta è dotata di lunghe foglie a nastro molto decorative e dal bulbo si sviluppano i fusti che possono portare tre o più fiori molto grandi: arrivano fino a 15 cm di diametro! I fiori sui fusti sbocciano in successione, prolungando così la bellezza della pianta, e possono essere di molti colori (bianco, rosa, rosso, ecc.), semplici o doppi o con petali striati.

Coltivare gli Amaryllis: dove li mettiamo?

Essendo una pianta africana, l’Amaryllis non sopporta il freddo e sotto i 10°C la pianta deperisce. Quindi la soluzione migliore è coltivarlo in vaso. Possiamo coltivarlo in giardino soltanto al sud dove rifiorisce ogni anno in primavera (aprile-maggio). Se invece viene coltivato in caso possiamo avere fioriture invernali e primaverili.

Per il vostro Amaryllis scegliete una posizione molto luminosa, vicino a una finestra, perché al sole fiorisce più in abbondanza.

Trapianto

Per l’Amaryllis non sono necessari grandi vasi, anzi preferisce contenitori contenuti: è sufficiente un vaso da 18-20 cm di diametro, anche in funzione della grandezza del bulbo.

Il bulbo, piuttosto grosso, va piantato nel vaso, lasciando emergere l’apice.

Per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso, un punto debole di tutte le piante bulbose, vi consigliamo di stendere sul fondo del vaso uno strato di ghiaia, argilla espansa o pomice. Possiamo infine riempire il vaso utilizzando un terriccio per bulbi o per piante da fiore.

Conservate il bulbo in un luogo caldo: in questa prima fase possiamo lasciarlo anche in mezz’ombra, ma appena la pianta si sviluppa è meglio posizionarla al sole.

Irrigazione

Il substrato delle piante bulbose deve essere sempre inumidito ma mai fradicio. Gli eccessi di umidità nel terreno a far marcire il bulbo, con un danno irreparabile per la pianta.

Il metodo migliore è di controllare il terriccio con un dito e di irrigare solo quando si sta asciugando. Togliamo sempre l’acqua in eccesso rimasta nel sottovaso.

Concimazione

I bulbi contengono al loro interno le sostanze nutritive necessarie per la crescita dei fiori. Ma se vogliamo aiutare la pianta nel processo di fioritura possiamo somministrare un concime liquido per piante fiorite ogni 15 giorni, da quando si forma lo stelo fino alla fioritura.

Cure

Dopo la fioritura possiamo tagliare i fiori appassiti, anche per stimolare la produzione di un secondo stelo fiorale, ma non le foglie. Per una strana magia della natura, dopo la fioritura le foglie restituiscono sostanze nutritive al bulbo, utili per la prossima stagione vegetativa. Aspettate quindi che le foglie si secchino completamente e soltanto allora le potremo recidere.

Dopo aver tagliato le foglie possiamo togliere il bulbo e conservarlo in un luogo fresco e asciutto per trapiantarlo in futuro. In alternativa, dopo aver tagliato le foglie possiamo spostare il vaso in un luogo fresco (massimo 12°C), asciutto e poco luminoso fino alla prossima primavera, quando riprenderà il ciclo vegetativo. In questo periodo naturalmente sospenderemo le irrigazioni.

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