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Come proteggere le piante dal freddo sul terrazzo

By 18 Dicembre 2020Blog
proteggere le piante dal freddo

L’inverno sta per iniziare ed è tempo di proteggere le piante dal freddo, specialmente quelle del terrazzo.

Non tutte le piante presenti sul terrazzo in estate possono essere ricoverate in casa durante i mesi più freddi: per esempio gli Agrumi e le specie da esterno devono essere coltivate all’aperto, così come i rampicanti o le piante resistenti alle basse temperature.

In funzione della resistenza al freddo delle varie specie, possiamo predisporre varie tecniche per proteggere le piante dal gelo.

Proteggere le piante dal freddo: iniziamo dalla serra

La soluzione migliore è ricorrere a una serra: ci sono modelli ad armadio, da appoggiare alla parete, facili da montare e con prezzi accessibili. La serra è un ambiente riparato, fresco e luminoso, ideale per la salute delle piante e al riparo da pioggia e gelo. Se avete un terrazzo molto ampio, potete optare per una serra a casetta, in policarbonato o vetro, che vi permette di entrare e lavorare in piedi.

Le piante non vanno però abbandonate: nelle ore centrali dei giorni di sole apriamo la serra e favoriamo l’arieggiamento. Dobbiamo evitare che si crei all’interno un microclima troppo caldo e umido che favorirebbe lo sviluppo di muffe e marciumi radicali. Le serre a casetta sono normalmente dotate di finestrelle a compasso, utili proprio per il ricambio d’aria.

Campane e cappucci

Ci sono però alcune piante che non entrano nella serra: perché hanno un vaso troppo grande o semplicemente perché l’alberello è troppo grande. In questi casi possiamo proteggere le singole piante presenti sul terrazzo con campane, in plastica o vetro, o cappucci in tessuto-non-tessuto (tnt).

Per gli arbusti delicati, come l’Oleandro, l’Alloro, gli Agrumi o la Cycas, possiamo proteggere la chioma avvolgendola con un telo o cappuccio di tnt, tenuto eretto da bacchette infisse nel terriccio.

Anche in questo caso, non abbondoniamo le piante fino ad aprile: controlliamo periodicamente lo stato di salute della pianta, soprattutto per evitare che malattie fungine possano svilupparsi indisturbate.

Protezione dei vasi

Per migliorare la protezione delle piante più delicate, possiamo avvolgere i vasi con pezzi di cartone, stuoie o fogli di plastica a bolle (pluriball) specialmente se si tratta di vasi in terracotta o ceramica.

Pacciamatura

È la tecnica di protezione del suolo attraverso materiali che aiutano a trattenere l’umidità (riducendo così le irrigazioni), ostacolano la nascita delle infestanti, mantengono fresco il substrato quando il clima è caldo e riparano le radici quando gela. Se la pacciamatura è di natura organica, decomponendosi rilascia anche fattori nutritivi per le piante.

I materiali più utilizzati sono quelli inerti, come la ghiaia, e di natura organica, come la paglia ma soprattutto la corteccia. La corteccia è leggera, economica e biodegradabile: stendendo uno strato di 5 cm sulla superficie del terriccio del vaso proteggeremo le radici del gelo ed eviteremo la crescita di infestanti.

I materiali inerti, come la ghiaia vetrosa, il lapillo vulcanico o le pietre colorate sono spesso utilizzate per il valore estetico, oltre che per la capacità di controllare le infestanti e di trattenere l’umidità.

Neve sì, ma non troppo

È vero che la neve protegge le piante dal freddo più intenso. Ma è anche vero che troppa neve può spezzare i rami delle piante più fragili: in caso di nevicate importante, scuotete gentilmente i rami per togliere la neve in eccesso.

Fino a quando?

Le gelate all’inizio della primavera sono le più temibili. Non abbiate quindi fretta a togliere i sistemi di protezione: in una città come Milano, le piante che resistono fino a +5°C andrebbero protette da ottobre fino a metà aprile.

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