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Come coltivare la Pachira aquatica in appartamento

By 14 Settembre 2021Blog
coltivare la Pachira aquatica

Possiamo coltivare la Pachira acquatica all’aperto soltanto in zone particolarmente calde, poiché non tollera il freddo sotto i 15°C. In Italia viene utilizza come pianta d’appartamento ed è molto apprezzata per il tronco intrecciato molto decorativo e le belle foglie lucide, di colore verde brillante, che possono raggiungere una lunghezza anche di 30 cm.

La Pachira acquatica appartiene alla famiglia delle Bombacacee ed è quindi un parente del più famoso Baobab. In Oriente c’è la credenza che porti fortuna negli affari.

Le piante adulte coltivate in condizioni ottimali producono anche degli strani fiori piumati e profumati, di colore bianco o rosso.

coltivare la Pachira aquaticaColtivare la Pachira aquatica: clima e posto giusti

Le temperature ideali di coltivazione della Pachira acquatica sono comprese tra i 18 e i 25°C: quindi i nostri appartamenti sono perfetti!

La Pachira acquatica predilige un luogo assolato ma evitando i raggi solari diretti, per evitare ustioni sulle foglie. Il posto migliore è dietro una finestra protetta da una tenda leggera.

In estate può essere spostata all’aperto in ombra, ma va riportata in casa quando le temperature minime scendono sotto i 20°C. Sopporta bene l’afa, anche oltre i 30°C, a patto di vaporizzarla tutti i giorni.

Come irrigare la Pachira acquatica

Va irrigata generosamente, ma avendo cura di lasciare asciugare il terreno fra un intervento e l’altro. Quindi: tanto ma poco spesso. Indicativamente ogni 3 giorni in estate e ogni 7 giorni nelle altre stagioni, ma dipende anche dalla grandezza del vaso.

Vi suggeriamo di stendere sul fondo del vaso uno strato di 10 cm di materiale inerte, come la ghiaia o l’argilla espansa, per evitare il contatto delle radici con l’acqua eventualmente presente nel sottovaso.

In inverno, quando il riscaldamento è in funzione e l’aria è più secca, vaporizziamo acqua sulla chioma ogni giorno.

Sia per l’irrigazione sia per l’irrorazione il calcare rappresenta un problema. È consigliabile l’utilizzo di acqua priva di calcare, come per esempio quella piovana. In alternativa possiamo lasciare decantare l’acqua in un annaffiatoio per un giorno.

Come rinvasare e concimare la Pachira acquatica

Dopo l’acquisto possiamo rinvasare la Pachira nel vaso destinato a ospitarla. Utilizziamo un terriccio per piante verdi, dopo aver steso sul fondo del vaso lo strato di materiale drenante.

In seguito dovremo rinvasare la Pachira ogni due anni, in un contenitore leggermente più grande del precedente, finche la pianta non avrà raggiunto la dimensione che desiderate. A quel punto ci limiteremo a sostituire il terriccio superficiale con un nuovo substrato, una volta all’anno all’inizio della primavera.

Se vogliamo veder crescere in salute la nostra Pachira dovremo poi seguire un programma di concimazione. La soluzione migliore è l’uso di un fertilizzante liquido per piante verdi da diluire nell’acqua per l’irrigazione. Una volta ogni 15 giorni in primavera e in estate e 1 volta al mese in autunno e in inverno.

Periodicamente forniamo alla pianta anche una dose di concime a base di chelati di ferro: i cosiddetti “rinverdenti”.

Cure particolari e potatura della Pachira acquatica

La Pachira non va potata. Man mano che i rami si allungano, possiamo intrecciarli fra loro, bloccandoli con gli appositi legacci di gomma morbida.

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  • Patrizia ha detto:

    La mia Pachira è stata molto rigogliosa fino a poco tempo fa. dopo il rinvaso ha smesso di germogliare e ha preso un fungo (cosi mi ha detto il giardiniere), per troppa acqua. quando l’annaffio assorbe subito l’acqua che fuoriesce nel sottovaso. fa molte foglie gialle e non capisco se è dovuto a troppa acqua o a poca acqua. mi dispiace molto perchè era veramente bella con grandi foglie. comunque dove tolgo le foglie gialle spuntano nuove foglioline. La tratto con rinverdente e antifungino biologico. Il mio cruccio più grande è che non so esattamente quando annaffiare.

    • Capoverde ha detto:

      Buongiorno, è difficile dare una risposta senza vedere la pianta. Se però c’è un fungo ha ragione il giardiniere quando parla di eccesso di acqua.
      Se quando innaffia ha la sensazione che l’acqua fuoriesca subito dal sottovaso, potrebbe essere un problema del terriccio. I terricci per piante grasse, per esempio, sono molto drenanti perché queste piante non tollerano l’umidità eccessiva. Ma i terricci per piante d’appartamento, come la Pachira, dovrebbero avere la capacità di trattenere umidità.
      Il modo più semplice per sapere se la pianta ha bisogno di acqua è infilare un dito nel terreno. Se esce asciutto, dobbiamo bagnare. Se invece umido e magari sporco di terra, rimandiamo. Quando bagniamo irrighiamo bene tutto il terriccio e lasciamo defluire tutta l’acqua in eccesso: l’ideale è farlo su un lavandino. In ogni caso mai lasciare l’acqua nel sottovaso per molte ore.
      Una soluzione alternativa è di irrigare dal basso: cioè versando l’acqua nel sottovaso, in modo che sia la pianta stessa a prenderla se ne ha bisogno. Dopo aver versato l’acqua, attendiamo per circa mezz’ora e infine svuotiamo il sottovaso dall’acqua in eccesso.
      Buona giornata!

  • Arianna ha detto:

    Buongiorno, mi è stata regalata una pachira acquatica in primavera di dimensioni intorno a 1,70 m, con i fusti ben intrecciati per circa 60 cm e la chioma omogenea e ben strutturata. In questi quattro mesi l’ho curata secondo le vostre indicazioni; la pianta sta benissimo, è rigogliosa e piena di vita. Il problema è che è cresciuta tantissimo, tanto che ora i rami hanno raggiunto il soffitto (a 2,80 m). Nel vostro sito affermate di non potarla, ma io a questo punto non so come comportarmi, dal momento che, anche esteticamente, non è molto bello vedere le foglie che toccano il soffitto. Avete qualche consiglio da darmi?

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